giovedì 21 febbraio 2013

Un regalo dona gioia

Ieri a mezzogiorno mentre rientravo a casa con le sporte della spesa in mano, ho incontrato il postino, aveva una busta bella grande in mano.
Io aspettavo un pacchetto da Sabrina del blog "Sciccoserie", così ho chiesto per chi fosse e quando ha letto il mio nome ho risposto sorridente:"Sono io!".


Salita in casa, ho appoggiato le mie sporte ed ho aperto con grande curiosità la busta.
Ho trovato le due graziose creazioni che Sabrina ha preparato per me, un segnalibro con un bel fiore fuxia che mette buonumore solo a guardarlo e un quadernino dove appuntare le idee, anche questo bello colorato e fatto con tanta cura, addirittura con il titolo e un bel fiore ricamati a punto croce su tela Aida ed applicati sulla copertina (complimenti anche alla mamma di Sabrina per i suoi ricami!) molto primaverile.


Sabrina, in occasione del suo secondo compli-blog, aveva proposto un giochino, indovinare il nome della città raffigurata nel suo nuovo sfondo e ha voluto dare due premi, anzi tre, il primo a chi indovinava, il secondo a sorteggio tra tutti i partecipanti ed il terzo alla sua duecentesima follower.
Di solito non sono fortunata in queste cose, la città non l'ho beccata, invece il random ha selezionato proprio il mio numero per il secondo premio, quindi la vincita mi ha piacevolmente sorpresa.
Un dono porta sempre allegria, queste creazioni di Sabrina ancor di più per i loro colori e per la cura che ci ha messo nel farle. Mi sento come una bambina e ringrazio per questa, anche se piccola, bella emozione.

Un caro saluto a tutti,
Marina

lunedì 11 febbraio 2013

Ma si regala un cuore ad un uomo?

Quest'anno che faccio, gli regalo un cuore?
Mumble, mumble, ... un cuore come? 
Già in un'altra occasione gli avevo regalato una bella scatola di metallo a forma di cuore, si gli era piaciuta, ma un'altra scatola non è del caso.
Insomma non è mica facile fare un regalo romantico ad un uomo...


IDEA

gli preparo un segnalibro, lui ama leggere e un cuore in un segnalibro ci sta benissimo e poi glielo faccio con le mie manine, vuoi mettere?!
Allora come lo faccio sto segnalibro?
Un cuoricino di feltro? ...



C'ho provato, ma non m'ha convinto.

E se lo disegnassi?

Ma si dai, che mi piace disegnare...


un palloncino a forma di cuore con su scritte le nostre iniziali e...



 la mia manina che tiene il filo a cui è appeso il palloncino.


Si, perché quella è la mia mano, il braccialetto no, l'ho preso in prestito dalla matita ;-)

Un invito alla lettura...


e il segnalibro è pronto.



Ve l'ho mostrato, ma mi raccomando non ditegli niente perché voglio fargli una sorpresa.
E poi, a San Valentino ci vorrebbe una cenetta romantica a lume di candela...

...chissà? 
Di candele in casa ce ne sono tante, bisognerebbe solo preparare la cenetta...
e se facessi cucinare lui?

Il seguito alla prossima puntata...

Buon San Valentino a tutti,

Marina

P.S.
Non ho bevuto, non ho respirato polverine strane, ne fumato, boooo? 
Sarà l'aria frizzantina che c'è fuori che m'ha risvegliato i neuroni!

mercoledì 6 febbraio 2013

Volevo fare l'artigiana

Dopo aver letto l'ultimo post di Elena Fiore ho avuto modo di riflettere sul tema "fare il  lavoro di creativa a tempo pieno".
L'Italia, anzi il mondo, è pieno di persone capaci, fantasiose, abili manualmente che esprimono la propria creatività.
Ma fare di mestiere l'artista, o fare artigianato artistico non è per tutti, in pochi possono dire: "Io con la mia arte guadagno da camparci".
Fantasia e manualità non bastano.
Bisogna prima di tutto credere fermamente nelle proprie doti e dedicare tanto, ma tanto tempo al proprio lavoro. Il tempo per ideare, per realizzare e per vendere le proprie creazioni.
E se vendere non è facile, riscuotere lo è ancor di più (ma questo è un argomento che meriterebbe uno spazio a parte). 
E poi c'è da fare i conti con la normativa fiscale italiana, che al momento non aiuta le attività di artigianato artistico, anzi...la pressione fiscale schianta (altro vasto argomento di discussioni). 
E la famiglia? Gli amici? 
Per riuscire a fare tutto bene insomma, come diceva Luca Carboni  "ci vuole un fisico bestiale", essere non solo artista, ma anche manager, imprenditore di se stesso e moglie e madre.
Ho una famiglia, il marito e due figlie grandi che forse hanno più bisogno di me ora di quando erano piccole e il fisico bestiale non ce l'ho, anzi.... 
Volevo fare l'artigiana, l'ho fatta per tre anni, ma ora c'ho rinunciato.
Questa scelta non è stata facile, la considero comunque una sconfitta, un obbiettivo non raggiunto, ma penso di aver guadagnato altre cose che forse sono più importanti.
Non sarò un'artista con la A maiuscola, ma voglio poter continuare a creare con gusto, senza l'ansia di dover portare a casa un risultato per forza, la pagnotta me la guadagnerò diversamente.
Per chi mi segue abitualmente, questo post è decisamente diverso dal solito, spero di non avervi stancato con le mie considerazioni, ma "tirar fuori" ogni tanto fa bene.

Un caro saluto a tutti,
Marina